Affermata autrice e regista, Emma Dante ha fatto della denuncia sociale il caposaldo dei suoi spettacoli.
Pervasi da una sicilianità passionale, violenta e degradata, i personaggi lottano per la sopravvivenza in una società retrograda e opprimente, dove anche la famiglia schiaccia l’individuo.
Nasce a Palermo nel 1967, si accosta al teatro vent’anni dopo. Spinta dalla madre, lascia la Sicilia e supera le selezioni all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D'Amico” di Roma. Alla fine degli anni ‘80 si avvicina al teatro di avanguardia, folgorata da uno spettacolo dello sceneggiatore polacco Tadeusz Kantor. Ritorna a Palermo nel 1999 e fonda Sud Costa Occidentale. Quelli della Trilogia della famiglia sono i primi spettacoli in cui affronta da varie angolazioni la nostra società, rivelandone debolezze e frustrazioni. Nel 2010, regista ormai affermata, inaugura la stagione del Teatro alla Scala di Milano. La sua versione della Carmen di Georges Bizet sciocca per la forte carica sessuale. L’anno successivo i tre spettacoli della Trilogia degli occhiali. Poi l’esperienza cinematografica con Via Castellana Bandiera, adattamento del suo primo e tragico romanzo.
Il 2014, infine, è un anno di debutti: al Mercadante di Napoli con il pluripremiato Le sorelle Macaluso e al Kismet di Bari con Operetta burlesca.