L’edizione di quest’anno del festival vuole approfondire il tema della città contemporanea a partire da una sua componente problematica: la mobilità.
Il titolo mette in relazione due termini mobilità – immobilità, giocando sugli intrecci, i rimandi e le opposizioni in essi contenuti, che possono essere intesi come:
movimento/stasi
flusso/luoghi
dentro/fuori
La danza urbana, nella molteplicità delle sue espressioni artistiche, si misura con i tempi e gli spazi della città contemporanea. I ritmi del corpo vivo, dinamico e creativo dei danzatori e dei performer inestricabilmente si intrecciano con i luoghi, i corpi della città e dei suoi abitanti in un dialogo coinvolgente e vibrante per scoprire nuove dimensioni e nuovi significati del vivere in comune e dei luoghi che ci circondano.
La mobilità fisica ed ideale nella città è al centro degli spettacoli e delle performance di danza urbana proposti dal festival, per interagire direttamente con i luoghi e gli abitanti in spazi e contesti nevralgici per la mobilità all’interno della città di Potenza e verso il territorio. Si vuole portare l’attenzione sui sistemi del trasporto pubblico come possibilità per un nuovo modo di spostarsi dentro e fuori la città, vedere, percepire e vivere il paesaggio urbano.
Le scale mobili, gli autobus cittadini, la metropolitana della FAL, le strade di Potenza e i luoghi di scambio e passaggio daranno forma alle coreografie e alle performance di Aldes, Foofwa d’imobilitè, MK e giovani emergenti della scena coreografica nazionale.