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mercoledì 25 novembre 2015, ore 20.30

Teatro Francesco Stabile, Potenza

 

di Emma Dante
con Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola
testo, regia, scene e costumi Emma Dante

 

Pietro balla su vertiginosi tacchi rossi. Nella sua cameretta si veste da donna, ma vive con i genitori e lavora in una pompa di benzina. Sogna di farsi una famiglia, come tutte le persone normali. Con l’uomo di cui è innamorato. Perché Pietro è una donna che cresce in un corpo sbagliato, quello maschile in cui però è costretto a starci dentro.

Pietro è un ragazzo di provincia, della provincia meridionale. È nato ai piedi del Vesuvio, parla in falsetto, ha un animo passionale e s’innamora infelicemente un sacco di volte. Due le libertà che riesce a concedersi: il mercoledì quando scappa a Napoli per far shopping, ballare e soprattutto camminare in libertà, perché tutti sono troppo indaffarati per guardarti. E di sera allorché si chiude nella sua cameretta, che è ancora quella di quand’era bambino, coi poster attaccati con lo scotch, dove si traveste da donna, sposta i mobili, allarga il suo spazio e balla. A 40 anni incontra il grande amore. Corrisposto. Ma la sua storia ha un epilogo infelice e Pietro invecchierà al paese lavorando alla pompa di benzina.

Operetta burlesca naviga dentro i confini, più o meno politicamente corretti, del gender, della rivendicazione di un diritto alla felicità che prescinde dalle inclinazioni sessuali. Che si snoda, con la cadenza di un’allegra via crucis in una sorta di spogliarello dell’anima.