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giovedì 23 novembre, ore 20.30
Potenza, Teatro Francesco Stabile

 

con: Silvia Calderoni
regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
drammaturgia: Daniela Nicolò e Silvia Calderoni
suoni: Enrico Casagrande
in collaborazione con: Paolo Panella e Damiano Bagli
luce e video: Alessio Spirli
produzione: Elisa Bartolucci e Valentina Zangari
distribuzione estera: Lisa Gilardino
produzione: Motus 2015

 

Esplosione di suoni e parole. Tra dolcezze e scandalo. Una performance che coniuga Judith Butler, Donna Haraway e Paul B. Preciado al romanticismo tenero e malinconico degli adolescenti, in un continuo rimandare di citazioni. MDLSX dal debutto a Santarcangelo nel 2015 a oggi ha girato il mondo. Una sorpresa per uno spettacolo dei Motus, gruppo indipendente per antonomasia. Raccogliendo non solo applausi, ma un numero enorme di repliche. Si affronta un tema scomodo, ma moderno e attuale. Quello dell’identità di genere e della crescita personale attraverso una sceneggiatura che fa riferimenti più o meno impliciti ad altri lavori artistici. C'è dentro il manifesto cyborg di Donna Haraway a proposito della filosofia Queer insieme a una ventina di bellissime tracce musicali synth wave dei Sonic and Electric Youth e dei Rem tra gli altri. Insomma, un collage creato per raccontare una storia che rispecchia sotto molti aspetti il vissuto della performer Silvia Calderoni oltre a un excursus assurdo attraverso incomprensioni familiari e disagi generazionali.

Si racconta la vicenda di Calliope, ermafrodito, nato maschio in corpo di donna e delle sue peripezie. Dagli esami medici per l’accertamento del genere, alla fuga, dalle umilianti esibizioni burlesque, al ritorno a casa, tra autostop e stazioni di polizia. Ciò che emerge è l’energia propulsiva della diversità e dell’incontro con la libertà, con se stessi, la cui forma più alta è il ricongiungimento con il valore più profondo, genuino, spoglio dell’amore. Quello che in scena è raffigurato nel ritorno a casa della giovane e nel balletto finale con il padre. Lo spettacolo, scritto in forma di monologo vede in scena la Calderoni, performer e dj, attrice totem di Motus da dieci anni. 

È un’opera trascinante, senza paura o false reticenze, realizzato con pochi elementi, alcuni oggetti di scena, una microcamera che registra le pulsioni dell’attrice, un piccolo schermo/specchio, frammenti di video familiari. Ma con tutto il cuore possibile.