Il corpo, la voce, l’immaginazione sono i suoi strumenti preferiti. Con quegli occhi quasi da folle che rappresentano il centro di gravità del suo teatro.
Simone Perinelli da Roma fonda nel 2010 Leviedelfool con al fianco Isabella Rotolo, l’emisfero cerebrale sinistro, l’anima razionale della compagnia che si occupa di un’infinità di aspetti che vanno dall’organizzazione alla comunicazione. La prima folgorazione la musica. A venti anni chitarrista provetto. Studia otto ore al giorno e suona con più di una band e quando non si esibisce è in qualche locale di Roma ad ascoltare gli altri.
Tutto è iniziato lì, con i primi struggimenti e dilemmi che lo portano a quel corto circuito che è stato l’incontro con il teatro. Fin dagli esordi ama lavorare sulle drammaturgie originali focalizzando il proprio percorso sui possibili nuovi linguaggi. Sede della compagnia è il Comunale di Calcata dove crea un laboratorio permanente per le arti sceniche. Avvia un percorso di ricerca sul tema dell’esistenza, nato da una riflessione sull’opera e il pensiero di Albert Camus che si concretizza nei tre monologhi della trilogia Requiem for Pinocchio, Macaron e Luna park. Oltre al Calcata teatro lab, la compagnia organizza workshop attoriali, di drammaturgia e incontri con il pubblico per proporre un nuovo tipo di rapporto tra spettatore e artista che permetta di abbattere le distanze e i ruoli creando occasioni di dialogo e scambio di competenze, esperienze e conoscenze.
Nel 2012 la compagnia è chiamata a far parte assieme ad altre dieci del progetto Scendere da cavallo conclusosi nel giugno 2014 con la seconda fase, Montare a cavallo e con lo spettacolo collettivo Era delle cadute. Dal 2013 la compagnia organizza a Calcata Itineraria festival con tappe anche a Modugno e Sarzana. La rassegna fa parte del Qualità mutevole fest, piattaforma artistica per un nuovo teatro che va dall’intrattenimento alla catarsi, dalla formazione allo strumento di conoscenza, dalla festa al momento di elevazione dell’anima.