Compositore e musicista francese, è da tempo interessato al possibile rapporto tra le onde sonore e altre discipline artistiche.
Spaziando con l’ambiente e tutti quegli oggetti che si possono trovare nei diversi contesti quotidiani, propone una visione del mondo che tende a conciliare il lavoro con l’ozio e una diversa percezione del tempo da vivere e raccontare. Le sue variegate idee Bigot le ha sviluppate e perfezionate attraverso scambi con altri musicisti, ballerini, registi, scrittori, attori e artisti visivi. Suona tra l’altro il sassofono con l’orchestra Musicabrass. Esperto di elettroacustica ha composto in studio e nelle sue rappresentazioni teatrali diversi dispositivi analogici che favoriscono la creazione del suono dal vivo. Negli ultimi anni ha prodotto un lavoro basato su oggetti sonori in cui la musica e la scenografia coesistono e interferiscono gli uni sugli altri, dei piccoli circhi in cui si rielaborano i suoni della quotidianità, prodotti da giocattoli meccanici a buon mercato che trovano sul palcoscenico una seconda vita. Bigot ha, tra l’altro, fondato la compagnia L’Oisiveraie. I loro spettacoli sono stati rappresentati in diversi Paesi del mondo, dalla Germania all’Austria, dalla Polonia a Israele. A Potenza propone “Il piccolo circo”, performance a metà strada tra un’opera teatrale e prestazioni audio-musicali diretta a un pubblico anche non di adulti. Su un’installazione che evoca un anello di circo, l’elettroacustico e musicista Bigot gestisce una moltitudine di oggetti e giocattoli riciclati della più variegata specie. Come per magia, la scena in miniatura fatta di materiali di fortuna prende vita davanti ai nostri occhi: il rumore, le vibrazioni, l'attrito e battute prodotte dalla catena di gesti improvvisati sono catturati da microfoni e trasmessi in tempo reale senza sotterfugi. Con casualità meccaniche, movimenti e traiettorie della materia, il musicista escogita un’epopea visiva e sonora delicata e pericolosa.