mercoledì 6 settembre, ore 19.30
Potenza, parcheggio Ponte attrezzato Santa Lucia
con: Luigi De Angelis e Emanuele Wiltsch Barberio
ideazione e live electronics: Luigi De Angelis, Emanuele Wiltsch Barberio
forme del fuoco: Nicola Fagnani e Giorgio Andreotta Calò
custodia del fuoco: Giovanni Cavalcoli e Dario Procopio
heart beat: Licia Lanera
produzione: E production
si ringraziano: Alberto Favretto e Elisa Bortolussi, Jacopo Paolin - Anbesa, Federico Tanzi - Audio73 - Pino Saulo
La danza delle fiamme. Storie che raccontano senza parole. Dinamiche relazionali declinate secondo i codici del rituale sciamanico. Performance tra vecchi e nuovi tribalismi che hanno innescato un corto circuito tra la trance dei riti voodoo di Haiti con i canti di guerra Sioux fino al dancefloor contemporaneo. Musiche delle più disparate zone del mondo ritmiche, rituali, virate verso l’elettronica, cercano di ottenere quell’effetto che Jean-Jacques Rousseau dava per sicuro: “Piantate al centro di una piazza un palo con una ghirlanda di fiori, radunate il popolo e avrete una festa”.
Lumen di Luigi De Angelis ed Emanuele Wiltsch Barberio è un fuoco fatuo, dall’esistenza effimera e magica che appare e scompare originando un invito notturno alla festa e al ballo collettivo. La sua durata è scandita dalla combustione di una grande pira di fuoco e il suo movimento innesca l’abbandono a una danza, ritmata dall’andamento della fiamma e dalle temperature del calore dove una fiamma disegna geometrie imprevedibili, scandendo la durata di un’esperienza musicale, che tende alla possessione e dal sapore iniziatico. La forza naturale del fuoco costituisce un segnale temporale e un elemento formale e visivo, creato dall’artista Giorgio Andreotta Calò e dallo scenografo Nicola Fagnani. Lumen mette in relazione i documenti di un archivio di registrazioni catalogandoli e confondendone i limiti di differenziazione. Ne riconosce una consanguineità e li mescola con le divinazioni musicali del presente, fino all’esperienza del dancefloor contemporaneo.
Lumen è un invito ad assaporare il demone del fuoco sotto la pelle. Da rito iniziatico a dancefloor senza soluzione di continuità. Una fiamma ne scandisce le temperature e il ritmo.