venerdì 6 ottobre, ore 20.30
Potenza, Teatro Francesco Stabile
coreografia, performance: Andrea Costanzo Martini
soundscape: Andrea Costanzo Martini
musica: Arvo Part, Moondog, Andrea Costanzo Martini
luci: Yoav Barel
durata: 13 minuti
Un viaggio tra stati d’animo ed espressione corporea a cavallo tra realtà e finzione dove il performer concede a se stesso la libertà di obbedire o meno alle proprie regole in modo da essere presente sia come spettacolo che come spettatore. Con uno sguardo critico e attento alle televendite televisive. Il testo che accompagna la danza del pluripremiato e ironico What happened in Torino è una libera traduzione dell’icona delle televendite Vanna Marchi, controversa figura degli anni ’90 famosa per i metodi di spaccio non convenzionali e dal carattere assai esuberante. Creando uno sfondo su cui i movimenti disegnati dal corpo possono finalmente rivelare i loro significati nascosti. Lo spettacolo ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il primo premio sia per la danza che per la coreografia all’International solo competition di Stoccarda nel 2013 e quello per il pubblico al Mas di Gran Canaria in Spagna due anni dopo. La performance personale di Andrea Costanzo Martini non è niente di meno che un’auto-esposizione. Mostra cosa significa esibirsi, abbandonarsi con ogni fibra del proprio corpo, con ogni forma di eccentricità e di stravagante osservazione e giudizio.
What happened in Torino è una sorta di sfida coreografica che permette al corpo del danzatore di rivelarsi in tutta la sua eccentrica e stravagante unicità piuttosto che guidarlo in percorsi conosciuti e prestabiliti senza però sacrificare il piacere della composizione, dell’esecuzione esatte e delle fredde decisioni prese dopo aver osservato il materiale. Il risultato è un viaggio attraverso espressione fisica e stati mentali in una continua lotta tra l’ambizione di essere osservato e l’angoscia dell’essere puro oggetto-merce, tra il desiderio di movimento e il senso di prigionia causato dallo sguardo altrui, tra l’essere animale o gioiello. Un po’ come avveniva e accade tuttora nelle televendite televisive.