sabato 24 ottobre 2015, ore 20.30
Teatro Principe di Piemonte
– dittico –
prima nazionale
JUPITER AND BEYOND
con il sostegno di TIR Danza
concept e regia Nicola Galli
azione e creazione Alice Bariselli, Alessandra Fabbri, Nicola Galli
musica Goldie, Aram Khachaturian, György Ligeti, Richard Strauss
elementi scenici Andrea Mosca
costumi Elena Massari, Maria Ziosi
spazio prove Teatro Julio Cortazar, Spazio Casaglia, The House / TIR Danza
hanno preso parte alle fasi di creazione Andrea Baldassarri, Cristine Sonia Baraga, Elisa Mucchi, Giancarlo Sessa
durata 45 minuti
È il primo episodio della ricerca coreografica di Nicola Galli dedicata al sistema planetario, in particolare al pianeta Giove. La creazione, ispirata all'opera cinematografica di Stanley Kubrick "2001: A Space Odyssey", conduce una riflessione sul legame antico e indissolubile che unisce l'uomo al tempo e allo spazio, offrendo un paesaggio magnetico e desolato tra silenzio, flussi micropolifonici e armonie classiche. I corpi inscrivono lo spazio tracciando un reticolo di traiettorie che mutano dal quadrato al cerchio, geometrie poste in relazione alla proporzione umana secondo i fondamenti del pensiero vitruviano. Dal buio albeggia una figura umana, incorniciata nello spazio quadrato in cui si muove. Si slancia e cresce nella stabilità di questa geometria, costruita al suolo in misura e proporzione a un principio di ordine terrestre. Il movimento angolare e prospettico procede verso una complessità che si sintetizza in una sottile linea verticale proiettata verso l'alto, introducendo tre corpi che disegnano forme curvilinee e sinuose, fluttuando verso una meta celeste: il cerchio. Il dualismo e l'ideale concordanza esistente nell'intersezione di queste due polarità, ritmiche e grafiche, avvolgono una scena scura, squadrata e predatrice, dispiegata nella morbida curvatura e nella rotazione.
Jupiter and beyond si addentra in una metamorfosi delle forme creando in chi vi assiste una percezione distante e lontana, una fascinazione che tende a confrontarsi, secondo canoni coreografici, con l’altrettanto insondabile destino umano.
VENUS
produzione stereopsis / TIR Danza
concept, regia e coreografia Nicola Galli
danza Alessandra Fabbri, Nicola Galli
elementi scenici Andrea Mosca
costumi Elena Massari
musica John Cage, Steve Reich, Edgard Varèse
con la collaborazione di L’arboreto - Teatro Dimora, Rete Anticorpi XL
residenza artistica Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Julio Cortazar
durata 30 minuti
creazione selezionata per la lista Anticorpi eXpLo 2015 - Network XL
È il secondo episodio della ricerca coreografica di Nicola Galli dedicata al sistema planetario. L'immaginario astronomico e iconografico di Venus progetta l'avvicinamento dell'uomo al proibitivo e ostile pianeta Venere, caratterizzato da un'atmosfera vulcanica e acida. Due figure umane vi atterrano e presentano un alfabeto di gesti eseguendo con accortezza e rigore una serie di esercizi per tracciare vettori e morbide linee. La loro presenza terrestre perturba l'atmosfera di Venere: il movimento è punteggiato da elementi che, cadendo sulla superficie, interrompono l'azione e richiamano all'ordine. I due corpi ben temperati procedono tessendo un disegno sinuoso e curviforme, alla ricerca di una quiete. Un deflusso d'acqua spezza l'armonia trovata annientando la loro curiosità e innescando un ultimo impetuoso tentativo di difesa. Ormai sconfitti, contemplano il lontano pianeta Terra, maestoso e centrale nel panorama celeste, nel velato desiderio di farvi ritorno.