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mercoledì 7 ottobre 2015, ore 20.30

Teatro Francesco Stabile

 

2011>2068 AnimalePolitico Project

di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
con Silvia Calderoni, Glen Caci, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni

 

Il grido di rabbia e dolore dei giovani, dei precari, dei senza-lavoro di oggi espresso con la radicalità de linguaggio che ha segnato profondamente il teatro dei Motus arriva nientemeno che a Shakespeare. Nella tempesta squarcia le temperie di questi nostri turbolenti anni.

Rivisitato attraverso autori di fantascienza, da Orwell a Philip K. Dick, va a caccia risposte. E lo fa ancor di più rileggendo Huxley e il suo “Brave new world” , dove si parla di come rischiamo di diventare complici della nostra stessa riduzione a schiavitù. Naufraghi i personaggi. Altrettanto gli attori intenti, ancor prima di iniziare, a raccogliere sulla scena le innumerevoli coperte portate, su richiesta, dal pubblico per poi essere devolute a fine spettacolo a strutture bisognose. Il rifugio iniziale è appunto una coperta, la prima cosa che danno ai naufraghi sbarcati a Lampedusa. Ma è anche il luogo più intimo, dove ci si ripara, si sogna, si dorme. Stare nella tempesta vuol dire affrontare attivamente quella bufera macro-sociale che ci circonda ma anche quelle micro e personali.
L’opera rientra nel progetto pluridecennale 2011>2068 AnimalePolitico Project che si realizzerà in svariate forme e lavori e che si ricongiunge alla fine di Alexis, ideazione sulle metropoli e sulle periferie attraverso la domanda: “Cosa succederà adesso?”