Questo sito web utilizza i cookie per gestire l'autenticazione, la navigazione e altre funzioni. Utilizzando il nostro sito, l'utente accetta che possano essere utilizzati questo tipo di cookie sul proprio dispositivo.

giovedì 8 ottobre 2015, ore 20.30

Spazio pubblico

 

2011>2068 AnimalePolitico Project
di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
con Silvia Calderoni e Mohamed Ali Ltaief (Dalì)

 

I paradossi dell’integrazione, il nomadismo, il senso di sradicamento. Dopo naufragi segnati da qualche speranza in un futuro diverso, i Motus si concentrano su due personaggi, senza radici che cercano un senso alla propria esistenza tentando di creare dei legami con una cultura e una vita differenti. Il luogo dell’incontro è una tenda, leggera, quelle messe su per il primo soccorso ai rifugiati, che si prepara e chiude in pochi minuti.

Destinata agli sradicati della vita provenienti da angosciose esperienze e che provano a parlarsi con un linguaggio che mescola italiano, francese, inglese, arabo. La tenda bianca è un non luogo, ma anche un rifugio dopo una fuga immaginaria per Ariel e una rivoluzione per Dalì. Ai lati due schermi monitorano i movimenti e i loro dialoghi. Carichi di tormentate esperienze, i protagonisti si parlano e si vedono senza confini e senza identità, in una tana temporanea che potrebbe essere spazzata via dalla prima burrasca. Come “Nella Tempesta”, in cui l’isola, il mare, l’acqua, la magia sono tutti elementi dalla forte carica simbolica, anche questo adattamento pullula di rimandi simbolici, tra i fiori della piantina mangiati da Ariel o le note in sottofondo di “One Day/Reckoning Song” del cantautore israeliano Asaf Avidan mentre si inquadrano ritagli di giornale riguardanti la violenza in Medio Oriente. E come “Nella Tempesta”, anche “ Caliban Cannibal” rientra nel più ampio “Animale Politico Project”.