Lunedì 14 dicembre 2015, ore 20.30
Teatro Francesco Stabile, Potenza
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Roberto Latini
Un tributo immaginifico all’ultima grande opera postuma di Luigi Pirandello rimasta incompleta per la morte dell’autore. Dopo il religioso Lazzaro e il sociale La nuova colonia, I giganti della montagna racconta del terzo dei miti moderni di Pirandello, l’arte. È la vicenda di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo e in un luogo indeterminato al limite tra la favola e la realtà, alla villa detta La Scalogna abitata da esseri strani, come il grottesco mago e indovino Crotone che decide di accompagnare questi morti di fame dai giganti detentori del potere e della ricchezza.
Spettacolo vorticoso dove Latini, solo in scena, quasi si annulla per diventare parte della scenografia, al pari del lampadario che sovrasta il palco o delle spighe di grano che marchiano di bellezza lo spazio. I giganti della montagna diventa visione, sogno, incubo. Si percepisce come il suo creatore sia animato da un folle amore per le parole del testo. Vivisezionate e analizzate. La trama non esiste quasi, l’attore la sovverte e tende a scavalcare i significati a favore dei suoni che acquistano un senso e un sentire profondo. Se il tempo a teatro scompare, qui si dilata e perde le sue coordinate spaziali diventando materia viva nelle parole implorate sulla scena.