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martedì 10 novembre 2015, ore 20.30
Teatro Francesco Stabile

 

regia, coreografia, danza Francesca Pennini
dramaturg, disegno luci Angelo Pedroni

 

Un’immagine, un tandem funambolico. Rigore formale e leggerezza del gesto, accuratezza e fantasia in un’andatura complice, divertente e divertita. In questa performance “oltre i confini”, gioco e mistero sono i capi di una corda sempre più alta che lascia spazio all’immaginazione. Uno spettacolo che dura solo cinquanta minuti, ma che resta, certamente, nella memoria, perché la danzatrice e coreografa di se stessa, Francesca Pennini, che firma questo magnetico Miniballetto n.1, si alterna in scena con un interprete davvero particolare: un drone.

La performance è una dimostrazione della matematica del gesto che si trasforma nella sua trasfigurazione poetica attraverso una danza che sembra portare i calcoli verso i frattali, il caso, l’imponderabile bellezza e complessità dell’umano. Nei brevi quadri Pennini spiega, mostra, si piega, s’inarca, si aggroviglia e poi, su una musica barocca, scatta nel movimento che diventa immagine e immaginazione profonda, rimpianto e desiderio. Poi arriva un ronzio, un drone, che ugualmente si muove secondo traiettorie apparentemente instabili, dirette solo dall’occasione, dalla resistenza o dalla permeabilità dell’aria ferma e muove un mucchio di piume, avvolgendo la sala in un pulviscolo, in una bianca nube sottile, mentre anche il corpo fluttua, liquido, mitologico.