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L’esperienza della Compagnia della Fortezza nasce nel 1988 nel Carcere di Volterra da un’idea di Armando Punzo, suo attuale regista e direttore artistico.

 

Prima e più longeva esperienza di lavoro artistico in un istituto penitenziario, capofila e partner di una serie di progetti europei, la Compagnia della Fortezza è considerata oggi un vero e proprio modello per la realizzazione di progetti di teatro in carcere, collocandosi nello stesso tempo nell'olimpo delle eccellenze del panorama teatrale contemporaneo internazionale, per il rigore della sperimentazione registica e drammaturgica e la capacità di creare spettacoli in grado di trasfigurare completamente i luoghi che abitano.
È attualmente composta da circa 50 detenuti-attori che quotidianamente lavorano su testi, drammaturgie, arti e mestieri del teatro. In ventotto anni di attività la Compagnia ha messo in scena più di trenta spettacoli, tra cui memorabili edizioni del Marat Sade, de I Negri, de I Pescecani ovvero cosa resta di Bertolt Brecht, di Hamlice. Saggio sulla fine di una civiltà, Santo Genet, ricevendo prestigiosi riconoscimenti come sei Premi UBU, Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro, Premio Carmelo Bene della Rivista lo Straniero, Premio Europa Taormina Arte, Premio per la Cultura Contemporanea della Regione Toscana, Premio Speciale Biglietto d’Oro Agis, Premio Scenari Pagani. A partire dal 2003, grazie all’applicazione dell’art.21 dell’Ordinamento Penitenziario, la Compagnia della Fortezza è regolarmente in tournée, invitata nei più importanti e prestigiosi cartelloni di festival e teatri italiani, mentre si progetta la creazione del primo Teatro Stabile in Carcere al mondo, da realizzarsi all’interno dell’istituto penitenziario di Volterra.
La battaglia per il Teatro Stabile è animata dall'obiettivo altissimo di trasformare sempre di più l'Istituto di Pena in Istituto di Cultura, «di trasformare il carcere in un teatro che sia il palcoscenico (privilegiato) di un mondo imprigionato, che racconti le contraddizioni della realtà; uno straordinario punto di osservazione sull'uomo e sulle sue azioni». Nella poetica di Armando Punzo il teatro è inteso infatti come opportunità di allontanamento dalla prigione interiore, come strumento di trasformazione radicale della materia umana, possibilità di mettere in crisi un mondo granitico e apparentemente immodificabile, nel segno quindi di una utopia realizzabile che dal carcere – inteso come straordinaria metafora dell'esistenza - si estenda al mondo esterno.
A latere e in relazione alla ricerca condotta all’interno del carcere con la Fortezza, infatti, Armando Punzo – regista, drammaturgo e attore, artista dalla visione più che eclettica, totale – ha ideato e diretto spettacoli internazionali, focalizzandosi, negli ultimi anni, su progetti urbani e installativo-performativi di grande portata in termini di impatto spettacolare e coinvolgimento spazio-temporale delle città attraversate. Tra queste si ricordano a titolo esemplificativo: una memorabile edizione site specific di Hamlice. Saggio sulla fine di una civiltà (spettacolo premio Ubu 2010 per la migliore regia dell’anno) all’Hangar Bicocca di Milano per oltre tremila spettatori, una serie di articolazioni appositamente studiate per piazze, cortili, e musei del progetto di creazione collettiva Mercuzio non vuole morire, tra cui un evento commissionato per lo spazio del cortile dal Museo di Palazzo Strozzi a Firenze nel 2014, e una anteprima speciale per il Museo della Memoria di Ustica di Bolgna nel 2012; e l’installazione performativa Paradiso. Voi non sapete la sofferenza dei Santi, creazione collettiva con i cittadini andata in scena ai piedi dell’Ilva, nel Quartiere Tamburi di Taranto, nell’ambito di Misteri e Fuochi. Pellegrinaggi d’arte sulle Vie francigene di Puglia, progetto internazionale 2015 del Teatro Pubblico Pugliese che ha invitato cinque grandi maestri del teatro europeo a creare opere con il coinvolgimento dei cittadini nei cinque capoluoghi pugliesi.
A curare gestire e promuovere tutte le attività di Punzo e della Compagnia della Fortezza è Carte Blanche, associazione culturale e di promozione sociale. In stretta relazione con la mission culturale della Compagnia della Fortezza, Carte Blanche, fondata nel 1987 e ancora oggi diretta da Armando Punzo, persegue lo scopo più ampio di produrre e promuovere iniziative artistiche, culturali e di formazione frutto della sperimentazione e della ricerca: tra le attività di rilievo internazionale dell’associazione si segnala la direzione e la cura, da oltre quindici anni, del progetto artistico e organizzativo del Festival VolterraTeatro.


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